La nostra storia: dagli Sforza ad oggi
La Villa Imperiale sorge a pochi chilometri da Pesaro, immersa nel paesaggio del Parco Naturale del Colle San Bartolo, che ne tutela l’originario rapporto con la natura.
Antica residenza sforzesca nel XV secolo, venne ampliata e affrescata per volere dei duchi Della Rovere nel XVI secolo dall'architetto urbinate Girolamo Genga. I suoi fasti vennero meno per un lungo periodo, che durò dal 1631 al XIX secolo, quando la villa passò alla famiglia Albani, unita a quella dei Castelbarco. Solo grazie alla cura e ai restauri dei nuovi proprietari si è riusciti con gli anni a restituire l’antico splendore della dimora roveresca.
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L'architettura
e le decorazioni pittoriche
La Villa Imperiale di Pesaro è considerata una delle opere più sorprendenti del Rinascimento italiano.
Composta da due costruzioni molto differenti tra loro, collegate da un corridoio pensile: la vecchia villa quattrocentesca degli Sforza, ex signori di Pesaro custodisce un ciclo di affreschi realizzati nel 1500 dai duchi Della Rovere.
L'ala nuova, interamente di fabbricazione roveresca si presenta come un'architettura terrazzata addossata alle pendici del colle e caratterizzata da una sequenza di corte, giardini e terrazze.
Visite
La villa Imperiale è visitabile unicamente nel periodo estivo, dal 17 Maggio al 4 Ottobre 2025, tutti i mercoledì pomeriggio e i sabato mattina, solo previa prenotazione. Le visite sono curate da Isairon, Guide Turistiche della provincia di Pesaro e Urbino.
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In caso di ulteriori aperture straordinarie i giorni e gli orari saranno indicati sui canali social.
Per info e prenotazioni:
Tel: +39.338.2629372
web: www.isairon.it - e-mail: info@isairon.it

La Villa Imperiale
come location
Immersa in un paesaggio d’incanto, in cui convivono il pregio della storia e il respiro della natura, la Villa Imperiale rappresenta l’atmosfera privilegiata per eventi ed occasioni conviviali di grande suggestione.
Antica residenza dei Duchi di Urbino, la villa-castello ospitava già nel ‘500 le cerimonie della corte e le celebrazioni di eventi e spettacoli.
Le stesse note di convivialità accolgono ancora oggi gli ospiti della villa per eventi privati, shooting fotografici, cene di gala e matrimoni, regalando un’esperienza indimenticabile.
L'azienda agricola
Intorno alla villa tutto, anche il paesaggio, parla della storia di queste terre. Gli ulivi secolari raccontano un legame con la natura che la Villa conserva da più di 500 anni. L’azienda agricola Castelbarco Albani ha una tradizione familiare che dura da più di 200 anni. Dei suoi 170 ettari, 40 si estendono sul Colle San Bartolo di Pesaro e 130 nelle immediate vicinanze di Montemaggiore al Metauro, presso Fano.
I terreni sul San Bartolo sono trattati secondo coltura biologica e sono occupati principalmente da ulivi, dai cui frutti è ottenuto un olio extravergine di categoria superiore.
Formazione
Dal 2017 la Villa ha inaugurato una collaborazione con l'Istituto Tecnico Agrario A. Cecchi di Pesaro, ospitato nella storica sede di Villa Caprile, alle pendici del Colle San Bartolo.
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La collaborazione mira ad offrire agli studenti la possibilità di confrontarsi con i temi della conoscenza, manutenzione e conservazione dei giardini storici e degli ulivi parte della tenuta agricola che circonda la villa.
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La partnership ricostruisce così un legame perso nei secoli, quello tra Villa Imperiale e la successiva Villa Caprile, accomunate da una posizione prossima e dal carattere di villa suburbana con giardini all'italiana e giochi d'acqua alimentate, fin dalle origini, dagli stessi sistemi di raccolta.
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I nostri aggiornamenti...













![Il libro documenta i primi cinque anni di ðð ðð¢ð§ð¬ð ðð®ð§ ðð§ð ðð®ð¬ð, rassegna sperimentale di arte contemporanea e performance concepita in relazione alla storia e agli spazi dellâenigmatico complesso rinascimentale di Villa Imperiale, a Pesaro. Attraverso la prospettiva degli artisti, il progetto riattiva le potenzialità latenti del contesto, sovrapponendo virtualmente le stratificazioni della memoria della Villa allâespressione di nuovi linguaggi.
Eâ strutturato in tre sezioni: un reel che riavvolge, dalla più recente alla prima edizione, lâitinerario virtuale catturato dallo studio No Text Azienda; la sequenza
delle cinque edizioni tenutesi tra il 2020 e il 2024, che comprende la riedizione dei testi scritti per lâoccasione; un apparato che raccoglie materiali editoriali, documenti eterogenei o indipendenti nati attorno alla rassegna.
Il formato del volume e il tipo di stampa digitale sono unâideale estensione del sito against-sun-and-dust.com, concepito come una pubblicazione digitale, in cui i contenuti a libero accesso sono potenzialmente scaricabili e montabili in un archivio DIY in continua espansione.
a cura di Cornelia Mattiacci e Alessandra Castelbarco Albani - visual identity: Giga Design Studio - graphic design: Giovanni Spera
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âLe oltre quattrocento pagine di Against Sun and Dust 2020â2024 rappresentano una prima tappa nella possibile costruzione di un archivio aperto. Vi si delinea una musealità espansa e dinamica, in cui la conservazione coincide con la pratica performativa e lâistituzione diventa dispositivo processuale. [...]. Il bilancio Ú provvisorio, comâÚ giusto per un cantiere che misura il tempo camminandoâ
F. Perozzi - @exibart
Pics - @steynesthesia + @matteo.bellomo](https://scontent-sea5-1.cdninstagram.com/v/t51.82787-15/568612119_18298266826281014_3854251458689878249_n.jpg?stp=dst-jpg_e35_tt6&_nc_cat=105&ccb=1-7&_nc_sid=18de74&efg=eyJlZmdfdGFnIjoiQ0FST1VTRUxfSVRFTS5iZXN0X2ltYWdlX3VybGdlbi5DMyJ9&_nc_ohc=tQ8KpfsmDVgQ7kNvwG1zDOs&_nc_oc=Adl6jv7D-uJAL6czcNcFFsiOVx97d45jSonMcRusvz_R6-aWG6aQwVZSxcAKhvvByW8&_nc_zt=23&_nc_ht=scontent-sea5-1.cdninstagram.com&edm=ANo9K5cEAAAA&_nc_gid=nbPWYAA_UFWcuiWMVjHlrQ&oh=00_AfjrQ_MdKAMmByX-esRpaMzYsb4mMDMrYIcBsNorF4Jlwg&oe=691209B4)



